Il Soprintendente Garella e la cambiale in bianco…

 Garella e la cambiale in bianco, il soprintendente Garella garantisce

Garella garantisce…., garantiva l’otto Gennaio 2016, quando giustamente si scagliava contro Monumentando dicendo che le Torri Aragonesi erano nascoste dagli sponsor e ciò era contro legge, poi stranamente cambia idea.
Garantiva il 18 Agosto 2016, quando contro legge, asseriva che la pubblicità si poteva esporre anche durante il lungo periodo della progettazione.
Poi comprende che tale autorizzazione alla pubblicità sine die è contro l’art 49 del codice dei beni culturali, e le successive autorizzazioni per l’esposizione della pubblicità le limita al solo effettivo periodo dei lavori.
Oggi garantisce, supplendo alle incapacità dell’impresa, e afferma: “Facciamo noi il progetto di restauro”.
Dimentica che se la soprintendenza diventa coautore del restauro, non può più giudicarlo.
L’impresa è onerata dall’appalto pubblico della esecuzione del progetto di restauro, è un onere dell’impresa di fare il progetto, non può farlo la soprintendenza, che falserebbe così una gara pubblica, la soprintendenza il progetto lo può solo approvare o respingere.
Per di più nell’appalto monumentando, contro il codice degli appalti, già il direttore dei lavori ed il collaudatore sono espressione dell’impresa che gestisce l’appalto, adesso anche l’ultimo controllo finale quello della soprintendenza si confonde con il controllato.
Chi rimarrà con il cerino in mano?